I dati - Schede Comuni

 

RAGOGNA
Comune attuale: Ragogna

 

Circoscrizione ecclesiastica:
Chiese, filiali, parrocchie
Chiese e testimonianze artistiche - Paesaggio religioso

Giurisdizione civile:
Castello e gastaldia

Comunità, statuti, memoria orale

Formazione del Comune:
Municipalità e Comune

Toponomastica

Demografia

Paesaggi storici

 

 

Circoscrizione ecclesiastica
Pieve e chiese
La pieve di San Pietro di Ragogna, vicina al castello e protetta da fortificazioni, è nominata per la prima volta nel 1247, anche se la sua origine è ritenuta più antica, risalente al sec.V-VI, in quanto chiesa adiacente a uno dei castelli nominati da Venanzio Fortunato. L’antichità della pieve è stata confermata dagli scavi archeologici condotti da S. Lusuardi Siena negli anni ’90, studi che hanno messo in luce il battistero paleocristiano.
La pieve comprendeva le ville di Borgo San Pietro, San Giacomo, Pignano, Fara, Villuzza, Muris e, oltre il Tagliamento, Aonedis. Nel 1441 fu incorporata al capitolo di Cividale, che aveva visto diminuire le sue rendite.
Nel 1296 accanto al pievano è nominato un vicario, la cui residenza nella villa di San Giacomo è documentata dal 1384, segno di una forma di autonomia dalla pieve, tanto che dopo l’annessione al capitolo di Cividale pievano e vicario figurano entrambi come curati. La parrocchia di San Pietro comprendeva il borgo e il castello; la chiesa curata di San Giacomo comprendeva la villa omonima con la chiesa curata di Pignano e Villuzza, Muris e Aonedis. Nel 1693 Villuzza passò a San Pietro (nel 1915 tornerà a San Giacomo).
Pignano fu eretta in parrocchia nel 1945, Muris nel 1949. Aonedis nel 1934 fu unita a Villanova di San Daniele, formando con questa parrocchia (v. San Daniele).
                 letteratura
Marcuzzi G., Sinodi aquileiesi, Udine, Patronato, 1910, p. 327.
La pieve di Ragogna è nominata per la prima volta nella tassazione del 1247 imposta dal patriarca Bertoldo di Andechs come sussidio per le crociate.
*Ragogna - pieve

Sella P., Vale G. (a cura di), Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV, Venetiae-Histriae, Dalmatia, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1941, pp. XXVII, 20.
La pieve di Ragogna è compresa nella decima dell’anno 1296, dove sono menzionati un plebanus e un vicarius; è descritta nella sua composizione nell'elenco del 1495-1501.
*Ragogna – pieve – circoscrizione ecclesiastica

Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp. 261-279.
Sintesi della storia della pieve.
*Ragogna – pieve – circoscrizione ecclesiastica

De Vitt F., Istituzioni ecclesiastiche e vita quotidiana nel Friuli medioevale, Venezia, Deputazione Editrice, 1990, pp. 1-120.
Tratta origini e sviluppo delle pievi, loro incorporazioni, nascita e diffusione delle parrocchie con particolare riferimento al Friuli centro-collinare.
*Ragogna  – pieve – circoscrizione ecclesiastica

Menis G.C., Il ruolo di Ragogna nella storia del Friuli, in Ragogna M. (a cura di), Il castello di Ragogna: ipotesi di recupero e di valorizzazione, Cassacco, Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia, 1990, pp. 7-14.
Sostiene l’esistenza di una pieve a Ragogna intorno al V-VI secolo.
*Ragogna - pieve

Pieve e chiese
Castello e Borgo.
Pieve di San Pietro. Posta tra il castello superiore e l’inferiore all’interno delle mura del fortilizio del colle, è “ecclesia castellana”, nominata per la prima volta nel 1247, anche se la sua fondazione è anteriore, come dimostrano gli studi sulla pieve condotti dopo il sisma del ’76 dalla Soprintendenza Archeologica e dal Gruppo Archeologico Reunia (GAR). L’edificio tardo-antico (sec. IV-V) viene ridefinito in età medievale, in particolare nel Duecento e fino al terremoto del 1348. La chiesa conosce nuovi interventi nel sec. XVI, dopo il passaggio del feudo ai Porcia; successivamente nel sec. XVIII. E’ stata restaurata dopo il sisma del ’76. La chiesa nuova di San Pietro è stata costruita nel 1905 nel borgo, sul fianco del monte, utilizzando materiali della vecchia pieve, ormai troppo lontana dall’abitato.
Toniutti G., L’antica chiesa di San Pietro, in “Reunia”, 1981, pp. 65-69.
Ricostruisce sulla base dei primi dati archeologici e del ritrovamento di frammenti di bassorilievi altomedievali l’antichità della chiesa della pieve.
*Ragogna – pieve San Pietro

Buora M., Nuovi frammenti altomedievali della diocesi di Aquileia, in “Forum Iulii”, 8 (1984), pp. 27-28, 35-42.
Descrive – tra gli altri - i frammenti di rilievi decorativi trovati nella pieve.
*Ragogna – pieve San Pietro

Gaberscek C., Recenti studi e ricerche sulla scultura altomedievale nell’Italia nord-orientale, in “Forum Iulii”, 8 (1984), pp. 43-57.
Segnala i frammenti altomedievali della pieve.
*Ragogna – pieve San Pietro

Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp. 280-289.
Storia della chiesa della pieve e delle sue opere d’arte.
*Ragogna – pieve San Pietro

Vouk C., La chiesa ed il campanile di S. Pietro in Castello, in “Reunia”, 1993, pp. 13-19.
Tratta del restauro del campanile della pieve, evidenziando l’origine della stessa come “ecclesia castellana”, in quanto posta all’interno delle mura del fortilizio del colle.
*Ragogna – pieve San Pietro

Lusuardi Siena S., Villa L., Scavi nel castrum Reunia, in Patitucci Uggeri S. (a cura di), Scavi medievali in Italia, 1994-1995 (Atti della I conferenza italiana di archeologia medievale, (Cassino, 14-16 dicembre 1995), Roma, Herder, 1998, pp. 179-198.
Dà notizia degli scavi compiuti nel castrum e soprattutto nell’antica pieve.
*Ragogna – pieve San Pietro

Lusuardi Siena S., Villa L., Il battistero della pieve di San Pietro in castello a Ragogna,, in L’edificio battesimale in Italia: aspetti e problemi (Atti dell’VIII congresso nazionale di archeologia cristiana, Genova, Sarzana, Albenga, Finale Ligure, Ventimiglia, 21-26 settembre 1998), II,  Bordighera, Istituto Internazionale di Studi Liguri, 2001, pp. 709-728.
Mette in rilievo la particolarità del battistero paleocristiano di Ragogna, in quanto rettangolare, oltre che a dare notizia delle varie fasi che hanno contrassegnato la storia dell’edificio e dei restauri di cui è stato oggetto.
*Ragogna – pieve San Pietro

Piuzzi F., Indagini archeologiche nei castelli lungo le strade del Friuli medievale, in Blason Scarel S. (a cura di), Cammina, cammina …dalla via dell’ambra alla via della fede, Gruppo Archeologico Aquileiese, 2000, pp. 188-200.
Ricorda il castello di Ragogna con la pieve di San Pietro e i risultati degli scavi archeologici (p. 192).
*Ragogna – castello – pieve San Pietro

Villa L., Itinerari devozionali e antichi luoghi di culto lungo le principali direttrici del Friuli: contributi dell’archeologia, in Blason Scarel S. (a cura di ), Cammina, cammina …dalla via dell’ambra alla via della fede, Gruppo Archeologico Aquileiese, 2000, pp. 152-161.
Tra i luoghi di culto ricorda l’antica pieve di Ragogna e i risultati degli scavi archeologici che provano la sua fondazione molto prima del 1247, anno del primo documento scritto (pp. 157-158).
*Ragogna – pieve San Pietro

Borzacconi A., San Pietro in Castello a Ragogna. Gli affreschi, in “Reunia”, 2004, pp. 9-24.
Esame degli intonaci dipinti in rapporto allo sviluppo costruttivo della chiesa, dal sec. XII al XVIII.
Ragogna –pieve San Pietro

Villa
Chiesa di San Giacomo. L’antica chiesa di San Giacomo è attestata sulla piazza nel 1382, ampliata nei secc. XV e XVI. Attorno aveva un cimitero. Dopo la prima guerra mondiale fu demolita in quanto insufficiente a contenere i fedeli. A partire dal 1922 fu iniziata la costruzione della nuova chiesa di San Giacomo.
Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp. 289-294.
Storia della vecchia chiesa di San Giacomo.
*Ragogna – chiese – San Giacomo - cimiteri

Chiesa di San Remigio. Chiesa campestre a sud di San Giacomo, in Surumie, documentata dal 1408. Presentava una tipologia sei-settecentesca, ma gli scavi effettuati per i lavori di restauro dopo il sisma del ’76 hanno suggerito di spostare la datazione al sec. X-XI, accertando l’esistenza di un edificio di epoca medievale sotto l’attuale chiesa campestre. Si conserva un’acquasantiera/capitello databile tra XI e XII sec. (Toniutti) o XII-XIII (Mor).
              tesi di laurea
Toniutti G., La chiesa campestre di San Remigio in Ragogna (UD), Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Lettere e Filosofia, rel. Messina A., a.a. 2005-2006.
Analisi storica, archeologica e artistica della chiesa di San Remigio dopo i risultati  degli studi effettuati per il restauro dopo il sisma del ’76, con confronti con realtà simili del Friuli centrale e di aree limitrofe, come la Valbelluna, il Trentino, la Carinzia e l’Istria. Propone di datare sec. XI-XII l’acquasantiera-capitello della chiesa.
*Ragogna – chiese – San Remigio
                letteratura
Cerutti A., Le acquesantiere di San Remigio, in “Reunia”, 1981, pp. 51-53 (poi in Cerruti A., Memorie dalla mia terra, a cura di Toniutti G., Ragogna, GAR, 2004, pp. 5-7).
Informa sul ritrovamento a San Remigio, dopo il sisma del ’76, di due acquesantiere: una a forma di mortaio e un’altra che, dopo la ripulitura, ha mostrato sui lati sculture in bassorilievo.
*Ragogna – chiese – San Remigio

Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp. 320-322.
Breve storia della chiesetta.
*Ragogna – chiese – San Remigio

Mor L., Il Medioevo in Friulì. Suggestioni e originalità figurativa, in Accademia J. Rudel, Gli echi della terra. Cultura celtica in Friuli: dati materiali e momenti dell’immaginario, Catalogo e Atti del convegno (Gorizia, 2001), Pisa, Giardini, 2002, p. 101.
Propone di datare l’acquasantiera di San Remigio intorno al sec. XII-XIII, attribuendo la scultura a un lapicida della stessa bottega di un’analoga acquasantiera, ora scomparsa, della chiesa di Sant’Andrea di San Daniele.
*Ragogna – chiese – San Remigio

Villuzza
Chiesa di San Lorenzo. Aveva – documentato dal 1422 – un cimitero per i forestieri che morivano nel territorio della pieve di Ragogna o annegati nel Tagliamento. Considerata cinquecentesca, dopo il sisma del '76 sono affiorati sui muri laterali affreschi altomedievali attribuiti al sec. X-XI (Rizzi) o forse anche al IX (Fiaccadori). Le campagne di scavi hanno portato alla luce tracce della pianta di una chiesa primitiva del sec. IX-XI e di una antecedente del sec. VII-VIII. Probabilmente fu ristrutturata o ricostruita dopo il terremoto del 1511.
Marchetti G., Le chiesette votive del Friuli, a cura di Menis G.C., Udine, Società Filologica Friulana, 1972, p. 101 (già in "Sot la nape", 1961-63).
Scheda della chiesa, datata sec. XVI.
*Ragogna – Villuzza - chiese – San Lorenzo

Rizzi Alb., Scoperte e distruzioni di affreschi in seguito al terremoto in Friuli, in “Ce fastu?”, 1976, pp. 171-183.
Elenco dei primi interventi di restauro della Soprintendenza a seguito del sisma. Viene segnalata la scoperta del ciclo altomedievale "importantissimo" di Villuzza, databile al sec. X-XI.
*Ragogna – Villuzza – chiese – San Lorenzo

Lopreato P., Lo scavo nella chiesa di S. Lorenzo di Villuzza presso Ragogna, in “Aquileia nostra”, XLVIII (1977), pp. 274- 287.
Rileva le fondazioni di una chiesa con presbiterio quadrato, di tradizione paleocristiana, risalente a un periodo tra il sec. IX e l’XI; sottolinea l’importanza dei frammenti di affreschi scoperti sui muri perimetrali.
*Ragogna – Villuzza - chiese – San Lorenzo

Rizzi Alb., Relazione preliminare sulla pittura del Friuli terremotato, Venezia, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, 1978, p. 22.
Segnala l'importante scoperta degli affreschi altomedievali di Villuzza, attribuiti al sec. XI.
*Ragogna – Villuzza - chiese - San Lorenzo

Cavalieri Dossi M.C., Cordaro M., Ragogna, fraz. Villuzza - Chiesa di S. Lorenzo, in La conservazione dei beni storico- artistici dopo il terremoto del Friuli (1976-1981), Relazioni, n. 3, Trieste, MIBAC, Soprintentenza BAAAAS del FVG, 1983, pp. 77-79.
Scheda relativa agli affreschi altomedievali di Villuzza e al loro restauro, staccati e collocati su nuovi supporti.
*Ragogna – Villuzza - chiese - San Lorenzo

Menis G.C., Civiltà del Friuli centro collinare, scheda per le illustrazioni di Bros L., Pordenone, GEAP, 1984, n.18.
Sottolinea l'importanza del ritrovamento degli affreschi altomedievali di Villuzza, dato il loro limitato repertorio in Friuli.
*Ragogna –Villuzza - chiese - San Lorenzo

Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp. 307-310.
Storia della chiesa, riferendo sui risultati degli scavi archeologici.
*Ragogna – Villuzza – chiese – San Lorenzo  - cimiteri

Cerutti A., San Lorenzo di Villuzza: una chiesa piena di sorprese, in “Identità”, V (1986), n. 1, pp. 106-115 (poi in Cerruti A., Memorie dalla mia terra, a cura di Toniutti G., Ragogna, GAR, 2004, pp. 30-39).
Riferisce sullo scavo successivo a quello della Lopreato, che ha messo in luce una chiesa con annessa una necropoli del sec. VII-VIII.
*Ragogna – Villuzza - chiese – San Lorenzo

De Vitt F., Istituzioni ecclesiastiche e vita quotidiana nel Friuli medioevale, Venezia, Deputazione Editrice, 1990, p. 97.
Ricorda il cimitero di San Lorenzo di Villuzza per forestieri morti nel territorio della pieve di Ragogna o annegati nel Tagliamento.
*Ragogna – Villuzza – chiese – San Lorenzo - cimiteri

Cerutti A., Le croci astili del XV e XVI secolo e la croce aurea di San Lorenzo di Villuzza di Ragogna, in “Sot la nape”,  (1993), n. 1, pp. 23-27 (poi in Cerruti A., Memorie dalla mia terra, a cura di Toniutti G., Ragogna, GAR, 2004, pp. 60-64).
Riferisce sul ritrovamento della tomba di Domenico di Ragogna che nel 1420 dotò di un lascito la chiesa di Villuzza, tra cui una croce d’oro. da secoli tinteggiata di nero per evitare furti, riportata all’aspetto originario.
*Ragogna – Villuzza - chiese – San Lorenzo

Fiaccadori G. (a cura di), Arte in Friuli Venezia Giulia, Fagagna, Magnus, 1999, p. 101.
Sottolinea la rarità dei frammenti di affreschi di Villuzza, datandoli alla metà del sec. IX per il tipo di linguaggio, non dissimile dal ciclo trentino di San Procolo in Val Venosta.
*Ragogna – Villuzza - chiese – San Lorenzo

Pignano
Chiesa di Santa Maria. E’ ricordata nel 1294. Originariamente a una sola navata, fu ampliata in tempi successivi. Fino al 1938 aveva un cimitero che serviva anche per Muris e Aonedis.
Florit A., Pignano di Ragogna. Note di storia civile ed ecclesiastica, Udine, Arti Grafiche Friulane, 1937, pp. 15-25.
Storia della chiesa di Pignano e delle sue opere d’arte con una nota sulla leggenda dell’origine della chiesa.
*Ragogna – Pignano – chiese – Santa Maria – leggende

Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp. 298-304.
Storia della chiesa e delle sue opere d’arte.
*Ragogna – chiese – Pignano – Santa Maria - cimiteri

Casadio P., Ragogna, fraz. Pignano- Chiesa di S. Maria, in La conservazione dei beni storico- artistici dopo il terremoto del Friuli (1976-1981), Relazioni, n. 5, Trieste, MIBAC, Soprintentenza BAAAAS del FVG, 1986, pp. 264-266.
Scheda critica sugli affreschi absidali di Gianfrancesco da Tolmezzo (1502) e sul loro restauro.
*Ragogna – Pignano - chiese - Santa Maria

Muris
Chiesa di San Giovanni in Monte e romitorio. Chiesetta alpestre, forse del sec. XI, ma rifatta nel sec. XIV. Sulla parete di fondo, Incoronazione della Vergine di tardo Trecento. Ricostruita dopo il sisma del 1976. Le campagna di scavi presso la chiesa hanno portato in luce un vicino romitorio, attestato dal sec. XIII, definitivamente abbandonato nel sec. XIX.
Marchetti G., Le chiesette votive del Friuli, a cura di Menis G.C., Udine, Società Filologica Friulana, 1972, p. 98 (già in "Sot la nape", 1961-63).
Scheda della chiesetta.
*Ragogna – Muris - chiese – San Giovanni

Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp. 310-316.
Storia del luogo, chiesa e vicino romitorio, e nota sugli affreschi della chiesa.
*Ragogna – chiese – San Giovanni - romitorio

Toniutti G., Il romitorio di San Giovanni in Monte, in “Reunia”, 2004, pp. 35-42.
Riferisce sulla campagna di scavi del 1989-90 e 1994-95 che hanno messo in luce i resti del romitorio, di cui si traccia il profilo storico dal sec. XIII e si ricostruisce pianta e prospetto.
*Ragogna – Muris – chiese – San Giovanni - romitorio

Aonedis (v. San Daniele)

Chiese scomparse
San Ivone. Chiesa campestre presso il castello. Ricordata nei documenti dal 1260 al 1794. Fu demolita nel 1806.
Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp. 318-319.
Nota sulla chiesa.
*Ragogna – chiese – San Ivone

Chiesa di San Floriano. Presso il castello inferiore. Affreschi murali di epoca romanica (sec. XII). Demolita tra le due guerre mondiali.
Miotti T., Castelli del Friuli, 2, Castelli e giurisdizioni del Friuli centrale, Udine, Del Bianco, [1978], pp. 274-275.
A pp. 269-270 foto degli affreschi di San Floriano.
*Ragogna - chiese - San Floriano

Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, p. 319.
Nota sulla chiesa.
*Ragogna – chiese – San Floriano

Chiesa di San Nicolò. Costruita dai signori di Ragogna verso la metà del sec. XIV, filiale di San Pietro. Aveva un cimitero, attestato nel 1364  Demolita dopo i danneggiamenti della guerra 1915-18. 
Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp. 319-320.
Nota sulla chiesa.
*Ragogna – chiese – San Nicolò - cimiteri

Chiesa della beata Vergine di Riulis. Oratorio costruito dai conti Ronchi di San Daniele nel 1719. Demolito dopo la costruzione della chiesa di Muris nel 1856.
Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, p. 323.
Nota sull’oratorio di Murisdi proprietà dei conti Ronchi di San Daniele.
*Ragogna – Muris – chiese – Beata Vergine di Riulis

 

 

Giurisdizione civile
Età patriarchina
Castelli e borgo
Il castello di Ragogna ebbe un forte sviluppo in età longobarda e poi nei secolo XII-XIV, quando il castello inferiore e il superiore con il borgo furono dati in feudo dai duchi d’Austria prima, dal patriarca poi, ai signori di Ragogna. Nel 1391 Giovannino di Ragogna permutò il castello superiore con Torre, mentre il castello inferiore fu distrutto e i Ragogna del castello inferiore si dispersero per il Friuli.
Età veneta
Castello e ville
1420. La Repubblica Veneta nominò un capitano con diritto di giudizio nel civile e criminale
1470. Il feudo di Ragogna fu acquistato a livello dai conti di Porcia e Brugnera.
1503. I Porcia e Brugnera acquistarono per 2.000 ducati il capitanato di Ragogna con giurisdizione e tutti i diritti connessi. 
                    fonti archivistiche
Archivio di Stato di Venezia, Provveditori sopra feudi, b. 530, Investiture Ragogna.
Atti dei Ragogna relativi al feudo di Ragogna, secc. XI-XIV. Permuta del feudo di Ragogna con Torre, 1391: il feudo di Ragogna viene ceduto con “garrito”, “capulasio”, e  - genericamente – con tutti i diritti spettanti e pertinenti.
*Ragogna - feudo

Archivio di Stato di Venezia, Provveditori sopra feudi, b. 521, Investiture Porcia.
Tra le investiture dei Porcia, copia dell’atto del 1503, 1 marzo, con cui i Porcia acquistano feudo e capitanato di Ragogna, con richiamo all’atto del 1470, 12 dicembre, con cui Giovanni di Porcia acquistava  a livello il capitanato di Ragogna. 
*Ragogna - giurisdizione

Biblioteca Civica "V. Joppi" di Udine, fondo principale, ms. 1052, Atti della giurisdizione di Ragogna, 1548-1570.
Sono raccolti gli atti dei processi civili, sec. XVI.
*Ragogna - giurisdizione -giustizia

Giurisdizione di Ragogna. Atti processuali, in Archivio di Stato di Udine, Giurisdizioni feudali, b. 213: fasc. Ragogna (processi civili e criminali,1688-1738).
I processi sono presieduti dal capitano nominato dai giusdicenti, sec. XVII-XVIII.
*Ragogna - giurisdizione - giustizia
                            letteratura
Degani E., I signori di Ragogna, di Toppo e di Pinzano: note storiche, Udine, Del Bianco, 1894.
Tratta le origini del feudo di Ragogna e delle famiglie legate al feudo.
*Ragogna - feudo

Joppi V., Statuti di Ragogna dell'anno 1442 rinnovati dai conti di Porcia e Brugnera nel 1535, Udine, Doretti, 1897.
Nel saggio introduttivo informazioni sulla giurisdizione dei Ragogna e dei Porcia e Brugnera.
*Ragogna – giurisdizione – statuti

Carreri F.C., Divisione del castello di Ragogna nel 1260, in “Memorie storiche forogiuliesi”, 4 (1908), pp. 49-50.
Trascrizione di una pergamena dell’Archivio Valvason contente l’atto di divisione in tre parti del castello tra i fratelli di Ragogna con indicazione delle parti del complesso castellano, 1260.
*Ragogna - castello

Miotti T., Castelli del Friuli, 2, Castelli e giurisdizioni del Friuli centrale, Udine, Del Bianco, [1978], pp. 263-271.
Storia e testimonianze del castello di Ragogna.
*Ragogna -  castello

Toniutti G., Cenni storici sul castello di Ragogna, in “Reunia”, 1981, pp. 43-47.
Evidenzia l’importanza strategica del sito e tratta le vicende storiche e delle famiglie legate alle sorti del castello inferiore e superiore.
*Ragogna – castello

Ferino C., Ragogna. La sua terra, i suoi signori, il suo popolo, le sue chiese, Comune di Ragogna, 1985, pp. 77-184.
Storia del feudo, delle famiglie castellane e dei principali rappresentanti, del castello in età patriarchia e in età veneta.
*Ragogna – feudo - castello

Miotti T., Castelli del Friuli, 7, I sette castra di Paolo Diacono ed altri studi castellologici, Udine, Del Bianco, 1988, pp. 501-508.
Ipotesi sul castrum di Ragogna.
*Ragogna – castrum - castello

Menis G.C., Il ruolo di Ragogna nella storia del Friuli, in Ragogna M. (a cura di), Il castello di Ragogna. Ipotesi di recupero e di valorizzazione, Cassacco, Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del FVG, 1990, pp. 7-14.
Ruolo di Ragogna e del suo castello nel sistema difensivo dell’alto Friuli centrale collinare e nel sistema viario dall’antichità al medioevo.
*Ragogna – castello

Ragogna M., Storia del castello di Ragogna dal 112 2ai giorni nostri, in Ragogna M. (a cura di), Il castello di Ragogna. Ipotesi di recupero e di valorizzazione, Cassacco, Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del FVG, 1990, pp. 15-18.
Sintesi cronologica.
*Ragogna - castello

Rodaro N., Castelli del Friuli e della Venezia Giulia, Milano, Itinera Edizioni, 2000 II ed. (1985 I ed.), pp. 137-139.
Scheda storica del castello di Ragogna.
*Ragogna – castello

Virgilio G., Andar per castelli. Itinerari in Friuli Venezia Giulia. I castelli del Friuli collinare,1, Udine, Forum, 2003, pp.61-63.
Scheda storica del castello di Ragogna.
*Ragogna – castello

De Cecco S., Ragogna: breve storia del castello, in “La Panarie”, 37 (2004), n. 143, pp. 115-121.
Evidenzia l’antichità dell’insediamento e ricorda le famiglie che si sono succedute nel feudo.
*Ragogna - castello

Toniutti G., Castello superiore di Ragogna: le tracce dell’antico castrum, in “Reunia”, 2004, pp. 59-66.
I rilievi eseguiti dal Gruppo Archeologico Reunia a seguito dei lavori di restauro del castello superiore hanno portato al rinvenimento sul pianoro a sud del mastio di edifici appartenenti alla fase più antica del castello (forse anche la torre crollata nel 1348) o anche al castrum citato da Venanzio Fortunato. Si ipotizza che dopo il terremoto del 1348 causa l’instabilità della roccia il nuovo castello sia stato costruito più a nord.
*Ragogna – castrum - castello

 

 

Comunità e statuti, memoria orale
Gli statuti vicinali, redatti nel 1442 dal capitano veneto, rinnovati nel 1535 dai giusdicenti di Porcia e Brugnera, sono stati editi a Joppi nel 1897; recentemente sono stati riproposti e tradotti in volgare.
Il mondo delle leggende e della memoria orale è stato raccolto in vari studi.
              tesi di laurea
Pascoli E., Ragogna: tre aspetti di vita religiosa, Tesi di laurea, Università degli studi di Udine, Facoltà di Lingua e Letterature straniere , a.a.2005-2006
Vengono presi in esame tre aspetti popolari della vita religiosa, uno sul potere taumaturgico della reliquia di Santa Spina, il secondo su un sedicente eremita che viveva alla fine del XIX secolo a San Giovanni in Monte, il terzo sulle confraternite presenti a Ragogna.
*Ragogna – confraternite – tradizioni - romitorio
                   letteratura
Ostermann V., Il Çisçièl di Ruvigne, in “Ce fastu”, III (1890), n. 3, p 3.
Leggende legate al drago, ai fantasmi e alla necessaria benedizione impartita alle rovine del castello la notte di Ognissanti.
*Ragogna – castello - leggende

Joppi V., Statuti di Ragogna dell'anno 1442 rinnovati dai conti di Porcia e Brugnera nel 1535, Udine, Doretti, 1897. Edizione del corpus statutario.
*Ragogna - statuti

Bertolini G.D., Elementi corografici negli statuti, Cividale, Fulvio, 1902.
Cita gli statuti di Ragogna dove sono dettate disposizioni per il castagno, presente nella cerchia morenica più esterna e antica.
*Ragogna – statuti

Vidoni R., Fiabe e leggende friulane, in “Ce fastu?”, X (1934), n. 5-6, p. 141.
Leggende sul castello di Ragogna.
*Ragogna – castello - leggende

[Florit A.], Il Catapan della chiesa di Santa Maria di Pignano. Beni e redditi della chiesa, loro amministrazione, s.l., s.n., 1944.
Descrive il Catapan della chiesa di Pignano (inizio sec. XIV-1554) nella trascrizione del sec. XVI dell’originale, ricavando elenchi di cognomi, ricostruzione di famiglie, nomi di località, confraternite ecc.
*Ragogna - catapan

Virgili D., Leggende della mia terra. II, in “Avanti cul brun”, XXII (1955), pp. 85-96.
Raccoglie il complesso leggendario dell’area Buja (con riferimento alle raccolte di Menis P.)-Osoppo-Ragogna-Susans-Majano-San Daniele-Villanova-Caporiacco
*Ragogna – castello - leggende

Chelazzi C. ( a cura di), Catalogo della raccolta di statuti, VI, Roma, Tipografia del Senato, 1963, p. 4
Ricorda il cap. XXVI, De fratta, dello statuto del 1442 e lo studio di G.D. Bartolini, 1903.
*Ragogna - statuti

Cantarutti N., Le leggende nei castelli. in Miotti T., Castelli del Friuli. 6. La vita nei castelli friulani, Udine, Del Bianco, 1981, p. 340.
Due leggende legate al castello di Ragogna che richiamano l’usurpatore longobardo Ansfrit accecato nel maniero.
*Ragogna – castello – leggende

Leonarduzzi P., Alcune leggende sul castello di Ragogna, in “Reunia”, 1981, pp. 49-50.
Riporta le leggende sul castello di Ragogna già raccolte da Vidoni, Fiabe e leggende 1934.
*Ragogna – castello - leggende

Molinaro A., Toniutti G. (a cura di),  Ruvigne contes dai vons, Udine, FCP Edizioni, 1990.
Raccolta di leggende, fiabe, storie, proverbi, giochi ed indovinelli raccolti sul territorio e riguardanti il castello di Ragogna.
*Ragogna – leggende – memoria orale

Cantarutti N., Raccontare di castelli in Friuli, Circolo Culturale Menocchio, Montereale Valcellina, 2002, pp. 73-74.
Riprende le due leggende legate al castello di Ragogna di Cantarutti, Le leggende 1981,
*Ragogna – castello – leggende

De Cecco S., Storiis su la banche da fari, ovvero Stories di chei di Ruvigne, Comune di Ragogna, 2008.
Raccolta di testimonianze orali.
*Ragogna – memoria orale

Floramo A., Toniutti G. (a cura di), Statuti antichi del Comune di Ragogna, Comune di Ragogna, 2008.
Ripropone gli statuti del 1442 editi da Joppi, Statuti di Ragogna 1897, ma in una trascrizione completamente riveduta ed emendata sul ms. Narducci della Biblioteca Guarneriana, con un’accurata traduzione italiana a fronte.
*Ragogna – statuti

Si segnala anche il lavoro
Scuola elementare di Ragogna, Come eravamo, Ragogna, 1985-1986.
Raccolta di testimonianze orali, soprannomi, storie di emigrazione, lavori e tradizioni locali.
*Ragogna - tradizioni

 

 

Formazione del Comune
Municipalità e Comune
Giugno 1797-gennaio 1798 (governo francese delle municipalità e governo centrale del Friuli). Le ville di Ragogna e Muris nel distretto VII-San Daniele.
Febbraio 1798-1805 (governo austriaco). Ripristino della giurisdizione precedente.
1806 (ritorno dei francesi). Abolizione delle giurisdizioni feudali, organizzazione degli stati ex veneti in dipartimenti.
1807. Organizzazione dei dipartimenti in distretti e cantoni. Comune di Ragogna nel distretto I-Udine, cantone IV-San Daniele.
1811. Concentrazione dei comuni. Comune denominativo: Ragogna nel cantone IV-San Daniele.
1815 (governo austriaco). Organizzazione delle province e delle province in distretti. Comune: Ragogna nel distretto II-San Daniele.
Successivamente rimane la stessa concentrazione comunale. La frazione di Aonedis fino al 1929 è compresa nel Comune di Ragogna; nel 1929 passa sotto San Daniele.
                          fonti legislative
1797. Proclama a stampa del gen. Bernadotte, Al Quartier generale di Udine, 6 giugno 1797, istitutivo dei distretti e delle Municipalità capoluogo nella sinistra Tagliamento, in Civici Musei di Udine, inv. 52938.
* Ragogna-divisione territoriale-municipalità

1807. Decreto sulla divisione dei nuovi dipartimenti ex veneti, in Bollettino delle leggi del regno d'Italia, parte III, Milano, Reale stamperia, 1807, p. 1423
* Ragogna- divisione territoriale- dipartimento di Passariano 1807

1811. Compartimento territoriale del dipartimento di Passariano da attivarsi pel Primo Gennajo 1811, Udine, Pecile, s.d., edito in Il Friuli nel 1807. Dipartimento di Passariano,  a cura di R. Corbellini, L. Cerno, C. Sava, Udine, Società Filologica Friulana, 1992, pp. 617-649
* Ragogna-divisione territoriale-dipartimento di Passariano 1811

1815. Collezione di leggi e regolamenti, 5 novembre 1815, parte I, Venezia, Andreola, 1815, p. 192.
* Ragogna-divisione territoriale-provincia del Friuli 1815

 

 

Demografia
L’archivio pievanale di San Pietro conserva i registri canonici (borgo San Pietro, Villuzza) soltanto dal 1767. Una nota sul retro di copertina del primo registro dei battesimi avverte che, secondo la memoria di un vecchio di borgo San Pietro ultranovantenne, i registri più antichi di San Pietro e San Giacomo sarebbero stati portati preso il capitolo di Cividale. In realtà a San Giacomo i registri iniziano circa un secolo prima.
L’archivio parrocchiale di San Giacomo conserva le serie continue dei registri canonici dal 1677. Il primo registro (misto di battesimi, matrimoni, morti) è privo delle prime e ultime carte, così che i battesimi iniziano dal 1681 e i matrimoni si interrompono al 1702 per riprendere dal 1719 nel registro successivo. Le registrazioni interessano la villa di San Giacomo, Pignano, Muris e Villuzza, quest’ultima fino al 1693, quando passa a San Pietro (nel 1915 viene riaggregata San Giacomo)..
              fonti archivistiche
Archivio pievanale di San Pietro di Ragogna, Archivio storico, Registri canonici.
Le serie di nati, matrimoni, morti iniziano dal 1767.
*Ragogna – demografia – registri canonici

Archivio parrocchiale di San Giacomo di Ragogna, Archivio storico, Registri canonici.
Le serie dei registri canonici iniziano dal 1677.
*Ragogna – demografia - registri canonici

Archivio della Curia Arcivescovile di Udine, Visite pastorali, b. 819.226.
Dati del numero delle anime da comunione e non da comunione della parrocchia di San Pietro di Ragogna (i numeri si riferiscono agli anni): 1602, 1764, 1772, 1794.
*Ragogna - demografia

Archivio della Curia Arcivescovile di Udine, Visite pastorali, Scrutinii, bb. 795-797.
Dati del numero delle anime da comunione e non da comunione della parrocchia di Ragogna (i numeri si riferiscono agli anni): 1745, 1764, 1772, 1794.
*Ragogna - demografia

 


 
Toponomastica
Toniutti G., Ragogna: la chiesa di San Remigio (Sarunùe) e i toponimi ad essa collegati, , pp. 337-339
Studia i toponimi della zona della chiesa campestre di San Remigio.
*Ragogna - toponomastica

 

 

Paesaggi storici
                    fonti archivistiche
Archivio di Stato di Venezia, Atti preparatori al Catasto, b. 253, fasc. Comune censuario di Ragogna.
Il fascicolo contiene Nozioni generali territoriali, Nozioni agrarie di dettaglio, Qualità dei terreni, Prospetto di classificazione, 1825-26.
*Ragogna - paesaggi storici
                    letteratura
De Cecco S., Note storiche sulle Tabine di Ragogna, in Pellegrini L. (a cura di), Tagliamento due sponde sul fiume. Guida storica e tecnica di un tratto del medio corso, Spilimbergo, Comitato Studi Tagliamento, 2005, pp. 94-98.
Studia il passo di attraversamento tra Pinzano e Ragogna, con riferimenti anche all’età medievale e veneta, con i diritti sullo stesso dei Porcia e dei Savorgnan.
*Ragogna – paesaggi naturali - strade


 

 

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